Nella provincia di Trapani, terra ricca di storia, cultura e paesaggi si trovano realtà turistiche che strizzano l’occhio alla ruralità, come Al Ciliegio, una delle attività di promozione sociale alla legalità che conduce la Fondazione San Vito Onlus di Mazara del Vallo, braccio operativo della Caritas diocesana.
Si tratta di un immobile, vecchio casolare/magazzino rurale che era al servizio dei vigneti confiscati alla mafia. Il casolare è passato nella gestione del patrimonio indisponibile del Comune che lo ha affidato per dieci anni alla Fondazione. Nel gennaio 2019 la Fondazione è risultata vincitrice del nuovo bando di affidamento per altri 10 anni.
Oggi quel vecchio casolare è diventato luogo di turismo rurale: al primo piano c’è la piccola cucina, a pian terreno bagni, bar e pochi tavoli. Nel tempo sono stati ampliati i posti a sedere, con la realizzazione di un’aula didattica multiuso (finanziata dalla Fondazione Vodafone Italia) per lo svolgimento di corsi e laboratori destinati a studenti e associazioni. E, in base alle necessità, per ampliare la capienza del ristorante che, a pieno regime free Covid-19, può ospitare sino a 60 persone.
Poco distante dal casolare c’è un impianto fotovoltaico che consente alla struttura una quasi totale autonomia dal punto di vista dell’approvvigionamento elettrico. Un punto di forza che contraddistingue l’esperienza Al Ciliegio è quello del dialogo col territorio (sui diversi livelli: istituzionale, associazionismo, Chiesa, imprese agricole e cooperative sociali) in una logica di costruzione di scelte condivise nell’ottica del bene comune.
La cucina casalinga, l’orto al servizio esclusivo dei piatti che vengono preparati, l’amore sul lavoro dei dipendenti, la cura delle terre circostanti (vigneti e foraggi) sono tutti aspetti che la Fondazione promuove, non soltanto nell’ottica di informare, ma, soprattutto, di sensibilizzare ai temi della cura dell’umano e dell’ambiente.
“Quello de Al Ciliegio è
un’esperienza prima da vivere e poi da raccontare”, dice chi c’è stato.