Le aziende agricole ragionano sempre più in ottica sostenibile rispetto al periodo pre-Covid.
Quasi il 60% delle imprese Confagricoltura e Reale Mutua, su un campione di oltre 2.000 aziende, concorda nel dichiararsi favorevole a concentrare forze ed energie su temi legati all’ambiente, al sociale e alla gestione del rischio e delle relazioni di filiera.
Attraverso l’indice AGRIcoltura100 viene misurato il livello di sostenibilità delle aziende sulla base delle iniziative adottate in tutte le aree.
Lo dimostrano i risultati raggiunti nel 2021, quando le imprese con un livello di sostenibilità alto e medio-alto sono passate dal 48% al 49% del totale, mentre quelle dove è ancora limitato scendono dal 17% al quasi 13%.
Per quanto riguarda le azioni messe in campo dalle imprese, al primo posto c’è il miglioramento nell’utilizzo delle risorse acqua, suolo ed energia; seguono la tutela della qualità e della salute alimentare, la gestione dei rischi, la sicurezza sul lavoro e la valorizzazione del capitale umano.
“Attraverso AGRI100” – dichiara Luca Filippone, direttore generale di Reale Mutua – “intendiamo generare impatti positivi, misurabili e addizionali coniugando innovazione e human touch”.
Massimiliano Giansanti, presidente di Confagricoltura, invece, sottolinea come le misure volute da Confagri per il rinnovamento tecnologico con Agricoltura 4.0, stiano accompagnando con successo le imprese agricole verso una maggiore competitività anche sul fronte della sostenibilità ambientale.