Aumenta il numero delle imprese femminili del mondo del turismo, ma secondo un’indagine campionaria di Sicamera e Isnart servono ancora diversi passi ad agevolarne lo sviluppo.
Oltre ad agevolazioni fiscali e incentivi pubblici, c’è bisogno di:
Le donne titolari di imprese a stampo turistico hanno competenze tali da contribuire a migliorare il settore di riferimento. Tali competenze nello specifico riguardano:
L’indagine ribadisce anche alcuni punti di “fragilità” legati all’emergenza sanitaria di questi ultimi due anni.
Il 5% delle imprese femminili del turismo non ha mai aperto, anche per i vincoli derivanti dalla necessità di far fronte ad esigenze di organizzazione familiare. La metà di esse stima una netta perdita a chiusura 2021 e solo il 26% dichiara di poter raggiungere un pareggio di bilancio.
Tuttavia, nonostante abbiano pagato di più degli uomini gli effetti negativi della pandemia, quasi il 54% delle donne risulta essere molto più capace nel leggere le nicchie di mercato cogliendone esigenze e dinamiche emergenti.
Diverso il discorso tra le imprese femminili che pensano alle donne in vacanza, le cui attenzioni prioritarie sono rivolte alla cura di servizi per quante viaggiano da sole o con figli.
A tali servizi si aggiungono informazioni in materia di sicurezza e sui comportamenti da adottare nelle diverse tipologie di viaggio e nelle diverse località, accompagnate dall’indicazioni di numeri e soggetti da contattare in caso di emergenza. Un certo numero di imprese prevede anche un sistema di scontistica dedicato.
E bisogna davvero tenerne in conto perché il turismo al femminile è una realtà che si sta affermando sempre più nel nostro Paese. La scorsa estate, il 47% dei turisti era donna, nel 40% dei casi tra i 25 e i 40 anni (Generazione Y), nel 30% tra i 40 e 60 (Generazione X) e nel 15% over 60. A queste presenze si aggiunge un 11% di giovanissime nate dopo il 1995 (Generazione Z).
Si tratta in media di viaggiatrici con un grado di istruzione medio alto (il 31% è laureata), una occupazione stabile (il 65%) e una situazione intermedia.
Il turismo femminile ha sue peculiarità:
Dall’ indagine risulta anche che le donne che viaggiano da sole hanno una crescente tendenza al gusto dell’avventura. Preferiscono la vacanza in montagna rispetto al mare, amano fare escursioni e gite e praticare attività sportive.