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Turismo, ministro Garavaglia: 13 milioni di turisti in viaggio per il ponte del 2 giugno portano il PIL al 20%.

Il ministro Garavaglia conferma al convegno di San Ginesio a Macerata in occasione del premio Best Tourism Village che il turismo dopo il Covid aumenterà dal 13 al 20% del Pil grazie al ponte del 2 giugno.

Secondo il ministro la stagione estiva si annuncia molto positiva per l’Italia. Le ragioni sono due:

  • il ritorno degli stranieri come americani e tedeschi,
  • la riscoperta degli italiani, nei due anni di Covid, del nostro Paese e la conseguente decisione di trascorrerci le vacanze.

Il ministro Garavaglia ha spiegato che a livello europeo gli italiani sono i cittadini che, per le vacanze, escono meno dal proprio Paese.

Sul fronte del rincaro dei prezzi che sta toccando anche il settore turistico, il ministro ha notato che si tratta di un effetto della guerra. La speranza è che il conflitto termini presto e che il rincaro dei prezzi sia soltanto una bolla momentanea.

I dati positivi continuano ad arrivare dopo le buone performance di Pasqua, 25 aprile e 1 maggio.

Infatti sia Confcommercio che Federalberghi prevedono che nel ponte del 2 giugno si sposteranno 13 milioni di persone.

Per l’osservatorio Confcommercio-Swg saranno almeno 9 milioni i nostri connazionali in viaggio, ma con un bel margine di ulteriore miglioramento, dato che altri 4,3 milioni non escludono di prendere qualche giorno di ferie e potrebbero prenotare last minute.

“Un risultato positivo e in linea con la propensione, che da qualche tempo si registra, a superare le molte incertezze del momento, tornando in vacanza”, secondo Confcommercio.

“Dopo il periodo drammatico della pandemia, con l’angoscia del conflitto in Ucraina, la nostra gente” – sottolinea Bernabò  Bocca, il presidente di Federalberghi  – “ora ha voglia di evadere, di lasciarsi alle spalle la cupezza e il pessimismo che la diffusione del Covid 19 aveva generato negli animi di tutti”.

Resta il dramma di coloro che non partiranno per problemi economici (34%). Per questa categoria Federalberghi si impegna con politica e istituzioni a tenere conto del fatto che la vacanza è un bene primario per tutti.

Sempre secondo Federalberghi e Confcommercio la maggior parte dei viaggiatori rimarrà in Italia. Le mete preferite saranno destinazioni vicine alla propria regione di appartenenza:

  • mare,
  • montagna,
  • parchi,
  • città d’arte
  • bellezze naturali

Per coloro che invece andranno all’estero in pole position si trovano le grandi capitali europee, insieme ai viaggi in crociera.

Per quanto riguarda la spesa media pro-capite, comprensiva di viaggio, alloggio, ristorazione e divertimenti, si attesterà sui 447 euro a persona.

Mentre la permanenza media si attesterà sulle 3,9 notti per un giro d’affari turistico di circa 5,67 miliardi di euro e la gran parte della spesa dei viaggiatori sarà destinata ai pasti (28,8%). Per Confcommercio la durata media sarà di 3 giorni e la spesa a testa quasi 460 euro.

 

Il turismo italiano è pronto a rientrare in carreggiata, dopo le difficoltà di questi ultimi anni.

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