Da terreno incolto accanto all’autostrada a zona verde, con alberi e campi coltivati, che avrà la capacità di assorbire oltre 13.000 chilogrammi di CO2 ogni anno per i prossimi 100 anni. Ecco l’Agribosco che Barilla ha realizzato accanto al suo pastifico di Pedrignano, a Parma, su terreni di sua proprietà.
Il progetto realizzato in collaborazione con Legambiente e AzzeroCO2, ha ridato vita a terreni grandi come più di 30 campi da calcio. Qui i campi coltivati convivono con quello che sarà un bosco con 3.000 piante autoctone.
L’area verde sarà aperta e fruibile non solo ai dipendenti dell’azienda, ma a tutti i cittadini e soprattutto ai bambini che potranno scoprire il grano da cui nasce la pasta grazie a visite organizzate per le scuole.
L’obiettivo è anche quello di creare lungo l’autostrada un chilometro di terreno tutto piantumato grazie al coinvolgimento delle realtà aziendali che, oltre a Barilla, sono presenti nella zona dello stabilimento di Pedrignano.
Secondo le stime di AzzeroCO2, l’AgriBosco assorbirà oltre 13.000 kg di CO2 ogni anno per i prossimi 100 anni.
Una scelta su cui la Barilla vuole continuare a basarsi, nonostante la difficoltà di reperimento delle materie prime di questo periodo, garantendo la continuità di fornitura di olio di girasole.
Lo stabilimento Barilla di Pedrignano è il più grande pastificio del mondo ed è sostenibile: il grano arriva in treno grazie ad un apposito snodo ferroviario in funzione dal 2015 e la produzione di pasta è dedicata in gran parte ai mercati esteri.
Grazie alla creazione dello snodo ferroviario, Barilla ha tolto dalle strade 5.000 camion all’anno e inoltre, grazie ai nuovi impianti, l’utilizzo di energia elettrica nella fase di produzione della pasta è stata ridotta di quasi il 25%.
Nel segno della sostenibilità anche la recente scelta di Barilla di togliere la finestrella di plastica dalle loro storiche confezioni blu di pasta: così da risparmiare 126.000 kg di plastica all’anno.